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Sardegna
Isola dell'Asinara
Isola del Mediterraneo, presso la costa nord-occidentale della Sardegna (comune di Porto Torres , provincia di Sassari). E' in gran parte montuosa e coperta della macchia mediterranea, si allunga all'estremità occidentale del golfo dell'Asinara (Punta del Falcone). Ex isola di carcerati, ora è un parco accessibile a tutti. La sua popolazione è rappresentata esclusivamente dal personale che gestisce l'isola, e i turisti dovranno rispettare l'ecosistema portandosi dietro eventuali rifiuti. Ricchissima di avifauna e di ittiofauna, sono presenti allo stato brado molti asinelli bianchi. Grazie alla permanenza del carcere di massima sicurezza nell'ultimo secolo, l'Asinara è ad oggi una delle isole maggiori del mar Mediterraneo in cui vi è stato minore sfruttamento e consumo di territorio. Si arriva partendo da Stintino con un traghetto e si può visitare l'isola con mezzi pubblici o a bordo di un trenino elettrico con la guida (uno dei tanti ragazzi facenti parte di una cooperativa) che vi spiegherà la storia dell'isola, del suo carcere, mostrandovi le sue bellezze selvagge e ancora intatte.
Fornelli.
Giardini che si affacciano sull'ingresso principale, realizzati tra il 1980 e il 1981 dai detenuti.
Non solo asinelli, ma anche cavalli che vivono allo stato brado.
L'Asinara è una terra selvaggia dal fascino Mediterraneo: basse montagne dall’aspetto unico, pochi alberi, molta vegetazione a basso fusto.
Piante di Euphorbia dendroides: è una essenza tipica della macchia mediterranea. Prospera in ambienti litoranei aridi e soprattutto calcarei. Le foglie variano di colore dal verde al rossiccio, e sono disposte nella parte superiore dei rami dove rimangono dalle prime piogge autunnali sino all'inizio dell'estate, epoca in cui si colorano di rosso e quindi cadono.
Asinelli albini che vivono allo stato brado nell'isola. Sono una razza che esiste solo all'Asinara, con tutte le caratteristiche dell'albinismo: pelo candido, vista scarsa, difficoltà a sopportare la luce, e tante altre che ne renderebbero difficoltosa la sopravvivenza se non fossero protetti nel parco Naturale.
Cala Tramariglio.
La sede della Farmasinara: il frutto di un sogno di un gruppo di ricercatori diventato realtà, con un progetto di studio e lavorazione delle piante spontanee che crescono nell'isola-parco e che sono trasformate in prodotti per la cura del corpo.
La Torre aragonese di Cala d'Oliva, costruita in epoca spagnola tra il 1535 e il 1578, fu successivamente, gravemente danneggiata dai francesi, ma poi ristrutturata più volte e adattata alle necessità del momento.
Il borgo di Cala d'Oliva il cui nome deriva dalle piante di olivastro della zona. A Cala d'Oliva si trova il porticciolo, uno dei principali approdi dell'Asinara insieme a Cala Reale e a Fornelli. Qui sorge il paese, l'unico centro abitato dell'isola. In origine era un borgo di pescatori che, nell'epoca del carcere, divenne luogo dove risiedeva la comunità delle guardie carcerarie e delle loro famiglie.
Il cimitero di Cala d'Oliva che raccoglie i resti degli antenati di Stintino.
Il Carcere-Bunker di Cala d'Oliva, realizzato all’inizio del Novecento e successivamente ristrutturato e ampliato più volte. E' visitabile gratuitamente e troverete un piccolo museo, testimonianza di un ex carcere di massima sicurezza che ospitò anche Totò Riina.
Palazzo di Cala Reale. Costruito alla fine dell'Ottocento, è oggi sede del Parco e del Ministero dell'Ambiente. È stata la residenza estiva dei reali di Savoia durante le loro permanenze sull'isola. Lo schema urbanistico del complesso di palazzo reale e di grande prestigio e segue precise regole di simmetria: la scalinata e l'ingresso del palazzo sono perfettamente allineati con il molo di attracco del porticciolo, di cui sono il naturale proseguimento.