Foto Dolomiti in estate - "Viaggiando con me: Le mie avventure fotografiche"

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Italia
Cime delle Dolomiti alla luce del tramonto
Dolomiti
Uno spettacolo naturale
Le Dolomiti, note anche come "Monti pallidi", sono una catena montuosa delle Alpi settentrionali italiane che copre un'area che è condivisa dalle province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone . La loro estensione geografica, tuttavia, non si basa semplicemente su elementi geologici complessi e insoliti; trova anche le sue radici nella tradizione e nelle pagine della storia, che coincidono più o meno con l'idea diffusa delle Dolomiti che la gente ha oggi. La regione dolomitica è caratterizzata da valli panoramiche incastonate nel mezzo di cime frastagliate e creste che, al tramonto, si infuocano in un rosso rosato splendido, dando vita al famoso spettacolo dell’enrosadira.
Dalla sommità del Col Rodella, dopo essere saliti fin sull'omonimo rifugio con i suoi quasi 2500 metri di altitudine, si domina l'abitato di Campitello di Fassa e offre una straordinaria veduta del Catinaccio, Sassolungo, Sella, Pordoi, Marmolada.
Il Gruppo del Sassolungo da cui parte la passeggiata in discesa verso il Rifugio Friederich August
Il Gruppo del Sassolungo si estende nella sua forma rotonda tra il Sella ed il Catinaccio. E' visibile la passeggiata in discesa verso il Rifugio Friederich August (il rifugio deve il nome all’ultimo Re di Sassonia che vi pernottò durante le sue escursioni).
Col Rodella
A Campitello di Fassa, prendendo la funivia Ciampedel si arriva dritti al Col Rodella che si affaccia sulla Val di Fassa, dove il rilievo più evidente è quello del Sassolungo che ha avuto origine come atollo corallino, alto 3179 m è la seconda cima delle dolomiti occidentali, dopo la Marmolada. Dal Col Rodella partono diverse escursioni in diverse direzioni, tra cui quella alla Malga Sassopiatto, il giro del Sassopiatto e Sassolungo (6 ore), o  fino al Rifugio Salei.
Gruppo del Sella, visto dalla cima del Col Rodella
Gruppo del Sella, visto dalla cima del Col Rodella.
Sas Pordoi, sullo sfondo Piz Boé
Valico dolomitico
Passo Pordoi (2239 m). A sinistra, in alto, parzialmente coperto dalle nuvole, il Monte Antelao (3264 m) la seconda cima più alta delle Dolomiti.
Il Passo Pordoi
E' un valico dolomitico con un’altitudine  di 2.239 metri sul livello del mare, posto a nord tra il Gruppo del Sella e a sud tra il  Gruppo della Marmolada. Questo passo, lungo 12 Km., ma con ben 28 curve strette in salita, mette in comunicazione la città di Arabba e Canazei.
Nel 1963 fu costruita una funivia che Dal Passo Pordoi porta alla vetta del Sass Pordoi, la più panoramica delle vette dolomitiche. Ma non fu una costruzione semplice per quei tempi e richiese molti anni per terminarla.
Il Passo Pordoi è famoso anche per il Giro d'Italia che volle passare di qui per le salite tortuose e impegnative, ed è qui che si trova una scultura commemorativa incisa sulla roccia, dedicata al grande Fausto Coppi.
Cima della Marmolada vista dal Passo Fedaia
Cima della Marmolada vista dal Col Rodella con un teleobiettivo.
Lago di Fedaia, quello naturale, separato da una diga da quello artificiale.
Il Passo Fedaia
Il Passo Fedaia, (dal latino “feda”, pecora), occupa buona parte del pianoro ai piedi del ghiacciaio della Marmolada, per una lunghezza complessiva di 1,4 km.  Gran parte occupato dai due laghi Fedaia separati fra loro da una diga artificiale chiamata Controdiga di Maria al Lago. Il più noto ed esteso è quello occidentale, originatosi dopo la costruzione di una diga nel 1956; l’altro, di origini naturali, ha dimensioni decisamente più ridotte e si è formato a causa di uno sbarramento morenico glaciale.  In Estate gli escursionisti potranno godere di panorami straordinari percorrendo tracciati anche importanti per la storia d'Italia.
Lago di Fedaia.
L'altro Lago di Fedaia situato ad ovest, creato da una diga artificiale costruita nel 1956 chiamata Controdiga di Maria al Lago. I due laghi si estendono tra il Passo Fedaia e la fine della val de Ciampié, stretti tra il massiccio della Marmolada (a sud) e il massiccio della Mesola (a nord).
Vetta innevata della Marmolada
Cima della Marmolada
La mole del Gran Verrnel che domina il rifugio Castiglioni.
Il Gruppo del Sassolungo nelle Dolomiti occidentali è situato tra la Val Gardena, la Val di Fassa, il Gruppo del Sella ed il Catinaccio. Da sinistra, Punta Grohmann (3114 m), insieme alla Punta delle Cinque Dita (2.918 m) e allo Spallone Sassolungo (3.081 m): sono tra i profili caratteristici della Val Gardena.
Le Dolomiti sono  state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Uno dei motivi di questo riconoscimento è dovuto  al fatto che la composizione della roccia dei suoi monti contiene materiale carbonatico, formatosi 250milioni di anni fa, composto dall’accumulo di conchiglie e coralli sedimentate sul fondo di un mare antichissimo in un ambiente marino tropicale del Triassico, molto simile a quello delle attuali barriere coralline. In seguito allo scontro delle placche di Europa e Africa, i fondali si sono innalzati diventando una catena montuosa.
Lago di Braies circondato dalle dolomiti di Braies
Lago di Braies.
Il Lago di Braies è La “Perla delle Dolomiti”, uno dei laghi più suggestivi e profondi dell’Alto Adige, immerso in un paesaggio da favola. Situato nell'omonima valle a 1.496 m è circondato dalle Dolomiti di Braies che fanno da cornice al lago di colore verde smeraldo. La sua origine è dovuta allo sbarramento per una frana. La "Perla delle Dolomiti" è facilmente raggiungibile ed è possibile effettuare una lunga passeggiata per tutto il suo perimetro (in circa un'ora e mezza) oppure potete fare una rilassante gita in barca. Ma il Lago di Braies può essere un punto di partenza per diverse escursioni in montagna.
Lago di Braies.
Lago di Braies.
Il massiccio del Sassongher (2665 m.), domina con la sua vetta accentuata il paesaggio di Corvara situata nel cuore delle Dolomiti, nella bolzanina Val Badia.
Il Sass Ciampac facente parte del Gruppo del Puez. Corvara è famosa per l’alto livello delle strutture turistiche e degli itinerari naturalistici circostanti.
Seggiovia di Pera di Fassa.
Il Catinaccio
Una delle escursioni più facili è raggiungere il Rifugio Gardeccia utilizzando la funivia Catinaccio partendo da Pera di Fassa e salendo fino al Ciampedie. L'alternativa è salire a piedi per un dislivello di 800 metri, in un'ora e mezza circa, fino al Belvedere di Ciampedie a quota 2000 metri per poi proseguire per un'altra ora, quasi in piano, fino al rifugio, nel mezzo di un bosco di conifere, con paesaggi straordinari che di tanto in tanto si intravedono tra gli alberi. Il Rifugio Gardeccia ha il privilegio della posizione: è circondato dal Catinaccio, patrimonio naturale dell’UNESCO assieme ad altri gruppi  Dolomitici, dove svettano le Torri del Vajolet,  i Dirupi di Larséc ed il Catinaccio d’Antermoia.
Rifugio Gardeccia.
Gruppo Catinaccio
Il Larséc
Dal Latemar: Pala di Santa. Dietro si scorge il Gruppo dell'Adamello.
Il Latemar
Il Latemar si trova a sud del Catinaccio ed è diviso dal Passo di Costalunga. Metà del versante si trova in Alto Adige e per l’altra metà in Trentino. Ad est il Latemar è delimitato dalla Val di Fiemme. Sotto il Latemar si trovano le località di Moena e Predazzo. La cima più elevata del Latemar è la Torre di Diamantidi con i suoi 2.842 m di altezza. La torre occidentale del Latemar è invece un po’ più bassa misurando 2.777 metri. Altre cime sono la Cima di Valsorda (2.752 m), il Corno d’Ega (2.799 m), la Cima del Forcellone (2.749 m), la cima orientale del Latemar ovvero la Cima Schenon (2.791 m) ed il Col Cornon (2.757 m).
Il Latemar, al contrario del Catinaccio, non ha tracciati escursionistici molto accessibili, soprattutto sul versante nord. In compenso è ben servito dalla funivia di Predazzo che vi porta fino al Rifugio del Latemar con una bella terrazza panoramica. Mentre è ben organizzato dal punto di vista sciistico, raggiungibile da molti comuni limitrofi.
Latemar
Rifugio Passo Feudo (Latemar), raggiungibile da Predazzo con cabinovia + seggiovia, il Rifugio Passo Feudo è bar, ristorante, pizzeria. Si è a 2200 m di altitudine e un panorama fantastico sulle Dolomiti. Il rifugio offre piatti della tradizione trentina, rivisitati con un tocco di modernità.
Orizzonte visto dal Passo Feudo: sullo sfondo da sinistra sono visibili la Cima della Vezzana (3192 m), la Pala di San Martino (2982 m), la Cima della Madonna (2752 m), e la Catena del Lagorai.
         

            
        Moena

           Soraga
 
            Predazzo
  
        Belluno
  


         
      
      
         Bolzano

         Merano

         Ortisei

        Pieve di Cadore


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