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Isola di Palmarola
L'isola delle palme nane
Palmarola, che è sempre visibile dal versante occidentale di Ponza, la si raggiunge in barca in circa un'ora. Una volta arrivati vicini all'isola che da lontano appariva come uno scorcio da cartolina, mostra diverse sfumature, e forme. Il primo saluto vi verrà dal gabbiano, vigile sentinella dell'Isola di S. Silverio. Vi sorvolerà più volte, vi girerà intorno, si tufferà nel mar di cobalto, poi come un angelo silenzioso vi indicherà le alture.
Palmarola, terza isola per grandezza dell'arcipelago ponziano, dopo Ponza e Ventotene, prende il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell'Europa che cresce selvatica sulla sua superficie.
Appena giunti a Palmarola dal lato Est dell'isola, appaiono i faraglioni di Mezzogiorno.
Faraglioni di Mezzogiorno.
Cala Brigantina, racchiusa dallo Scoglio Suvace, definito così perché ricorda il pesce sovace, sogliola, in dialetto ponzese. Dal ‘700 offriva riparo alle barche dei pirati che fino a metà dell’ottocento hanno continuato ad infestare buona parte del Mediterraneo. In questa zona dall'autunno alla primavera vi stanziano centinaia di gabbiani reali e vi nidifica il falco pellegrino.
L'ingresso alla grotta di mezzogiorno che si erge su un mare turchese
Arco naturale incastonato in una grotta coloratissima, quella di mezzogiorno. L'ombra smeralda fa vivere i gialli e i rossi delle erbe marine, mentre la volta aperta sotto il cielo mostra uno spettacolo inatteso.
Varcata la grotta di Mezzogiorno, vi troverete davanti a tre cime appuntite che svettano sopra un mare verde smeraldo.
La casa di San Silverio sulla cima di uno scoglio, la storia.
A Palmarola fu esiliato e morì papa Silverio, Santo patrono del comune di Ponza che viene festeggiato il 20 giugno. Il faraglione di San Silverio accoglie sulla sua sommità una piccola cappella che la tradizione popolare narra sia sorta sui resti della forzata residenza del Santo. La statua di San Silverio “pellegrina” fu portata per la prima volta sul Faraglione di Palmarola nell’anno 1950 con la barca “Ondina”. L’acquisto della statua fu fatta a Napoli e siccome il viso era molto diverso dalla statua situata nella chiesa a Ponza, fu fatto un ritocco da Silverio Scotti detto “baffetiell”, marito della signora Ada. Successivamente verso la fine degli anni settanta, siccome i ceri accesi nella cappellina del faraglione avevano annerito la statua, fu portata a Ponza per un restauro che fu effettuato da Silverio Di Fazio detto ” u’ pittore “; nell'occasione fu portato sul faraglione un libro-giornale, presente ancora oggi, dove i visitatori apponevano un pensiero ed un ricordo.
Le due sorelle.
Cala del Porto, è un bel recinto naturale con spiaggia in pietrisco, molto frequentata e sicuro approdo per molte imbarcazioni. Delimitata dagli scogli Le Galere e dallo Scoglio San Silverio.
Cala del Porto. L'isola è una riserva naturale e, grazie al suo aspetto incontaminato e alla varietà delle sue coste, è considerata una tra le più belle isole del mondo. Abitata solo nel periodo estivo, diventa luogo di ritiro per i ponzesi che si rifugiano nelle case grotta, tipiche abitazioni scavate nella roccia di Palmarola.
Di inestimabile bellezza è quella parte di costa che viene definita La Cattedrale per la sua somiglianza ai pilastri di una cattedrale gotica. Si innalza nei pressi di cala Tramontana dall’azzurro del fondale.
Scoglio dello Spermaturo.