Al confine con la Slovenia, a 10 km da Tarvisio (UD), immerso tra le Alpi Apuane si trova il lago del Predil  (Raibi in sloveno) a 959 m s.l.m., ed è per dimensioni il secondo lago naturale del Friuli-Venezia Giulia dopo il Lago di Cavazzo. Il lago si trova a Cave del Predil, dove un tempo vi era una miniera da cui si estraeva piombo e zinco dal 1700 fino al 1990 e vanta una vista spettacolare. E' di origine glaciale, dovuto a sbarramento morenico o alle frane frequenti lungo l’emissario, tende rapidamente a colmarsi per le ghiaie che apporta il Rio di Saletto che scende da Sella Nevea.

Molti laghi alpini sono legati a delle leggende, e il lago Predil non fa eccezione. La leggenda nasce dalla penna del poeta sloveno Simon Gregorcic che racconta la storia di una madre con un bambino che in una notte fredda si ritrovarono in questa valle dove si era sviluppato un villaggio. Bussarono a tutte le porte, ma tutti gli abitanti erano freddi e insensibili e li lasciarono all'addiaccio. Solo i proprietari di una vecchia casetta ne ebbero compassione e li fecero entrare, li accudirono, li scaldarono e li sfamarono. Nel frattempo, fuori, si abbatté una tempesta di pioggia e vento. Quando la mattina seguente la famiglia si svegliò si rese conto che il villaggio era stato spazzato via dalla bufera e che era rimasta intatta soltanto la loro casetta su un isolotto, circondato da un lago.