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Tolmezzo
Un vasto patrimonio etnografico e culturale
Tolmezzo si trova ai piedi del monte Strabut a 323 m s.l.m., tra il Tagliamento e il torrente But, alla confluenza delle sette valli carniche, circondata dalle Alpi Tolmezzine Orientali. La posizione in cui sorge Tolmezzo è, ed era soprattutto in passato, molto favorevole: la valle è infatti attraversata dalla strada, già esistente in epoca romana (nota come via Iulia Augusta), che attraverso il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria. Il simbolo di Tolmezzo è l'Amariana (1906 m), splendido monte che con la sua forma piramidale si erge sopra la città.Nel passato Tolmezzo era posizionata lungo la via che conduceva in Austria. I Patriarchi di Aquileia furono i primi governatori di questo borgo.si fecero costruire un castello per proteggere gli abitanti che permetteva allo stesso tempo di controllare il traffico commerciale.Fino al medioevo la città rimase fortificata. Divenne ufficialmente città italiana quando fu annessa al Regno d’Italia dai veneziani nella metà dell’ottocento.
Il centro storico, anche detto Borgàt, è tra i più caratteristici della Carnia. Presenta una serie di botteghe e palazzi del settecento e le cose da vedere qui sono tante. Perdersi tra le vie di questo borgo e ammirare lo scorrere della vita quotidiana è di per sé un’esperienza da non perdere.
Il duomo di Tolmezzo è intitolato a san Martino. Si tratta di un edificio di grandi dimensioni ma in uno stile di barocco molto essenziale e semplice. Gl'interni mostrano elementi d'arte del Settecento. E' stato ricostruito su progetto di Domenico Schiavi, poco dopo la metà del XVIII secolo e oggetto di successivi interventi risalenti all’Otto e al Novecento.
L’interno del duomo è ad una navata, nel presbiterio si trovano l’altare maggiore e alle pareti ampie strutture lignee con funzione di sedile e gli organi sovrastanti. Sul soffitto la cupola affrescata. Nella navata vi sono tre nicchie per parte con relativi altari. molti stucchi e tante tele raffiguranti apostoli e santi.
L’altare maggiore è stato eseguito nel 1762, su commissione della famiglia Linussio, da Giovanni Battista Bettini (1714-1789), L’altare, molto alto, è in mamo bianco di Carrara. Sopra è visibile una pala di Francesco Fontebasso, eseguita intorno al 1762-1764 e raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Martino, titolare della chiesa, e Carlo Borromeo.
L'altare delle Anime. Risale alla prima metà del XVIII secolo e contiene all’interno una bella pala raffigurante la Madonna con Bambino e santi alla presenza delle anime purganti, attribuita a Gaspare Diziani e datata al 1735-1740. L'altare è prezioso, molto colorato, tutt'attorno ci sono rivestimenti in marmo. La sontuosa parte alta è contornata da angioletti e cherubini alati.
L'altare del Rosario. In marmo bianco di Carrara, commissionato da Pietro Antonio Linussio e progettato da Giovanni Battista Bettini nel 1764-1765. La pala del 1765 è dipinta da Pietro Antonio Novelli con la Sacra Famiglia e i santi Domenico e Caterina da Siena. Nella parte bassa figurano tre angioletti con una cesta di rose.
Museo Carnico delle Arti Popolari uno dei musei etnografici di area alpina più importanti d’Europa, ha sede a Tolmezzo in Palazzo Campeis, un imponente caseggiato, di origine seicentesca, disposto su tre ali attorno a un ampio cortile.
Chiesa di Santa Caterina, distrutta dal terremoto del 1788 e ricostruita 1795.
Interno chiesa Santa Caterina.
Di origine quattrocentesca, ma interamente ricostruita nel '700, possiede una pregevole pala raffigurante lo Sposalizio di Santa Caterina del pittore pordenonese Pomponio Amalteo risalente al 1537.
Affresco a soffitto.
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