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Giappone
Nikko, la città santuario.
La città si trova lungo il fiume Daiya, a nord dell'area metropolitana di Tokyo-Yokohama. Nikkō, uno dei maggiori centri turistici e di pellegrinaggio del paese, è situato all'estremità sud-orientale del Parco Nazionale di Nikkō. Il nome Nikkō deriva dalla parola giapponese che significa “sole” o “luce del sole”. Lo splendore del luogo si riflette nel proverbio giapponese: "Non dire ' kekkō ' [magnifico] finché non hai visto Nikkō". Tanto muschio, file di lanterne di pietra, torii vermigli, criptomerie alte anche 40 metri, questa è l'immagine ambientale di una strada di Nikko, una città-santuario che mette in luce le glorie del periodo Edo (1600-1868). Circondata da colline piene di boschi, facente parte del parco nazionale, Nikkō è una delle più belle attrattive turistiche del Giappone. Dimostra il grande potere e le ricchezze dello shogunato dei Tokugawa, e i daimyo (vassalli dello shogun) avevano l'obbligo di onorare la memoria del primo shogun Tokugawa. Ognuna delle lanterne di questo grande parco di Tokyo proviene dalla donazione di un daimyo il cui nome è inciso sulla base. Gli ornamenti dorati del tempio e la pagoda a cinque piani lo rendono un vero gioiello che ha portato il governo giapponese a conferirgli lo status di tesoro nazionale.Templi e i santuari della città sono stati dichiarati siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Ponte Shinkyo, situato all'ingresso dei santuari di Nikko. Questo ponte che scavalca il fiume Otani, è circondato da una natura rigogliosa. Originariamente il ponte era un luogo sacro, considerato un passaggio per gli dei, e si dice che il colore rosso vermiglio abbia il potere di allontanare gli spiriti maligni. Il ponte, appartiene in realtà al Santuario Futarasan, ma lo attraverseranno i visitatori del Santuario Nikko Toshogu. È considerato uno dei tre ponti più belli del Giappone.
Nikko, la storia.
Quando Il monaco buddhista Shōdō Shōnin (735-817) fondò un eremo a Nikkō, per secoli le montagne furono un importante centro di formazione per i monaci, salvo cadere a poco apoco nell’oblio. Nikkō conobbe una nuova notorietà quando fu scelta come sito per il mausoleo del signore della guerra Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato che avrebbe governato il Giappone per oltre 250 anni. È lui che costruì la città di Tokyo (chiamata Edo in quel periodo) come nuova capitale giapponese. Nel 1617 Ieyasu fu sepolto nel santuario di Tōshō-gū di Nikkō che al tempo era molto meno sontuoso di quello che possiamo vedere oggi. Diciassette anni più tardi suo nipote, Tokugawa Iemitsu, diede il via ai lavori di costruzione del colossale santuario-mausoleo Tōshō-gū giunto fino a noi, che corrispondesse all'apice della brillante impresa di suo nonno. Per portare a termine il progetto ci vollero due anni e il contributo di circa 15.000 artigiani provenienti da tutto il paese.
In primo piano, lo stemma dei Tokugawa, mentre sullo sfondo è visibile l'enorme Torii, alto 9,2 metri e largo 13,2 metri. Questa porta fu costruita nel 1618. È la più grande tra le porte in pietra costruite durante il periodo Edo. L'Ishi-dori di Toshogu è considerato uno dei tre più bei tori di pietra del Giappone.
Tōshō-gū il santuario shintoista
Il santuario e gli edifici sono notevoli per il loro vistoso colore rosso (che simboleggia il sangue), gli ornamenti dorati e i dettagli. Il loro ambiente pittoresco, in particolare il boschetto di giganteschi cedri giapponesi in cui si trovano, aumenta notevolmente l'attrattiva della città. Nel 2006 Nikkō si è fusa con la città di Imaichi e altre tre comunità vicine; il nome Nikkō fu mantenuto per la nuova città.
Ma chi era Ieyasu Tokugawa?Era un guerriero e un politico. Ieyasu Tokugawa (1543-1616) è ricordato nella storia giapponese come l'eroe militare che pose fine a un'era di guerre lunga un secolo. Nel 1603 fu nominato shogun e fondò lo shogunato Edo. Era l'epoca del sushi e dell'ukiyo-e (dipinti e stampe di opere d'arte storiche giapponesi raffiguranti montagne, paesaggi marini e anche ritratti di persone e raffigurazioni della vita nel periodo Edo): molti degli aspetti culturali conosciuti oggi sono iniziati sotto questo regime. Il motivo per cui Tokyo è così prospera è anche grazie a Ieyasu, che spostò la capitale a Edo (l'odierna Tokyo).
La pagoda a cinque piani di Toshogu è considerata la pagoda più elegante del Giappone per i suoi splendidi colori e decorazioni. La pagoda originale fu costruita nel 1650 e bruciata in seguito. L'attuale pagoda fu ricostruita nel 1818. Il pilastro centrale è appeso al quarto piano e non tocca terra: la stessa tecnologia per ridurre al minimo i danni da terremoti e venti applicata per costruire il Tokyo SkyTree.
Una pagoda buddista in un santuario shintoista.
Toshogu è un santuario shintoista. E le pagode a 5 piani sono un simbolo del tempio buddista. In origine, la pagoda era un luogo per ospitare le ceneri di Buddha. Ma perché c'è una pagoda di 5 piani in un santuario shintoista di Toshogu? Fino alla restaurazione Meiji nel 1868, lo shintoismo e il buddismo coesistevano e occasionalmente non c'erano chiare distinzioni tra gli edifici costruiti nella zona del santuario. Allo stesso modo qui a Nikko, il tempio Rin-no-ji, un tempio buddista, e il santuario Toshogu, un santuario shintoista, coesistevano ed erano considerati una stessa zona divina.
Ma dopo la Restaurazione Meiji, il nuovo governo adottò una politica di separazione di queste due religioni. L'idea era che il nuovo governo volesse che lo shintoismo fosse la religione portante per guidare il paese, facendo dell'imperatore il leader e il divino dello shintoismo. In base a questa politica, molti edifici e statue di ciascuna delle due religioni sono stati separati in quelli rispettivi, tuttavia, in alcuni casi in cui le separazioni non erano facili a causa della loro posizione geografica, ad alcuni è stato permesso di rimanere per coesistere. Questo è il motivo per cui vediamo una pagoda di 5 piani in un santuario shintoista di Toshogu.
In dettaglio, la pagoda, sotto il tetto evidenzia figure di animali. Si dice che gli animali dello zodiaco sulla parte anteriore della torre, la tigre, il coniglio e il drago, appartengano a Ieyasu e ai suoi discendenti.
Un Santuario ricco di capolavori architettonici
Nikko Toshogu non è celebre in tutto il mondo per la sua magnifica architettura e l'elaborata decorazione, ma rappresenta il livello massimo di innovazione architettonica e dell'evoluzione artistica tradizionale giapponese. Il legno utilizzato per la costruzione del santuario viene raccolto dalla ricca natura circostante e ogni edificio è disposto in modo da essere un tutt'uno con la natura. Inoltre, gli intagli e le decorazioni mostrano l'alto livello di abilità degli artigiani, e sono realizzati con dettagli raffinati.
Dopo il grande Torii c'è la prima porta del Santuario, l'Omotemon, con ai lati due statue di Nio che si trovano in molti templi buddisti giapponesi.
L'armonia con la sacralità della natura
Ci sono esattamente 8 edifici nel Santuario Nikko Toshogu che sono designati come "tesori nazionali" e 34 edifici che sono designati come "importanti proprietà culturali" dal governo del Giappone. L'impressione immediata ammirando i numerosi edifici del santuario è che siano pieni di colore e che tutti gli edifici siano unici l'uno dall'altro, ognuno scolpito in diverse dimensioni e forme. In effetti, tutta l'architettura è stata progettata per rappresentare i diversi concetti religiosi e accademici di quel periodo. I santuari e i templi di Nikko, insieme al loro ambiente, sono un esempio eccezionale di un centro religioso tradizionale giapponese, associato alla percezione shintoista del rapporto dell'uomo con la natura, in cui le montagne e le foreste hanno un significato sacro e sono oggetto di venerazione, in una pratica religiosa che è ancora molto viva oggi.
Omotemon (porta d'ingresso) contiene statue buddiste e shintoiste
Le magnifiche statue di Nio (gli dei guardiani) che sorvegliano entrambi i lati di Omotemon (chiamato anche Niomon) sembrano muoversi. Questa porta ha statue di Nio nella parte anteriore, ma quando si passa attraverso la porta e si guarda indietro alla porta, ha Komainu (statue di leone-cane guardiano) che si vedono spesso nei santuari shintoisti. È raro che una porta abbia sia statue buddiste che shintoiste in Giappone.
Sullo sfondo il leone guardiano sul retro della porta Omotemon.
Tre scimmie sagge: "Non vedere il male, non parlare del male e non sentire il male".
Attraversato la porta principale, a sinistra troverete la famosa Shinkyu-sha (che significa "Stalla divina"), decorata con sculture in legno di scimmie in diverse posizioni. Questa è la scultura famosa in tutto il mondo delle tre scimmie sagge. Ogni scimmia si copre gli occhi, la bocca e le orecchie. Le tre scimmie scolpite a Shinkyu-sha (si dice fosse adibita a stalla di cavalli divini o che fossero cavalli personali di Leyasu) sono famose in Giappone. Shinkyu-sha ha 16 scimmie scolpite in totale, comprese queste tre scimmie. Si ritiene che le scimmie fossero protettrici dei cavalli.
Yomeimon: la porta più decorata di Toshogu.
E' la porta del santuario principale, la Porta di Yomeimon ha un bellissimo contrasto tra oro e bianco. Oltre ad essere lastricata da migliaia di foglie d'oro, ha ben 500 sculture mozzafiato: una esibizione di lusso e ricchezza. Questa porta è anche conosciuta come "higurashi-mon", il che significa che si può guardarla fino al tramonto e non stancarsi di vederla. Si dice che animali rari come leoni, unicorni e draghi facciano la guardia a Tokugawa Ieyasu. In alto c'è la scritta del nome divino di Leyasu: "Tosho Daigongen".
Gl'intagli di ryu (draghi), iki (alligatori o draghi con narici sul labbro superiore), ryuba (draghi cavallo), karajishi (leoni cinesi) e altre bestie sacre proteggono il santuario. Quasi tutte le sculture umane e animali sono una preghiera per la pace.
Draghi bianchi e foglia oro su Yomeimon.
Sulla facciata sono scolpiti molti personaggi, anche di antichi politici e monarchi cinesi che hanno governato in pace. La statua scolpita raffigura il Duca di Zhou, un antico politico cinese. Ascolta la voce del popolo mentre si lava i capelli. Per eseguire le strabilianti incisioni tridimensionali, è stata prestata molta attenzione alla selezione di tutti i materiali utilizzati, compresi pigmenti naturali e lacche di produzione giapponese.
Su entrambi i lati di Yomeimon sono collocate statue di divinità guardiane chiamate "Zuishin". Alcuni dicono che la statua sia lo stesso Tokugawa Ieyasu, mentre altri dicono che sia un altro shogun che era rivale di Ieyasu. La verità rimane un mistero.
Porta di Karamon, l'accesso al santuario principale dedicato alle preghiere e ai riti religiosi.
Karamon: porta decorata con più di 600 sculture
Dopo aver attraversato Yomeimon, si nota subito di fronte un sontuoso edificio bianco chiamato Karamon che funge da porta d'ingresso al santuario Principale. Per quanto piccola, Karamon è decorata con 611 sculture ed è considerata la porta più importante di Toshogu. Nel periodo Edo, solo alcune persone di alto status sociale come il Daimyo (signore feudale giapponese) potevano passare attraverso questa porta. Tutt'oggi il santuario è luogo di preghiera e riti sacri, per cui è vietato fare riprese all'interno.
Seduta, al centro della porta di Karamon si trova la statua del leggendario imperatore cinese Shun. In Asia orientale, l'imperatore Shun è stato venerato come il monarca ideale. La sua statua parla del desiderio del regime Tokugawa di perfezionare il proprio governo. Si dice che il volto dell'imperatore Shun sia stato fatto per assomigliare a Ieyasu.
Il Tsutsuga guardiano.
Sul tetto delle tegole a tre foglie del Karamon e sui frontoni, c'è una bestia spirituale "Tsutsuga", una bestia sacra molto più feroce e più forte di una tigre o di una pantera, ed è una "bestia spirituale che custodisce la notte" che è accoppiata con il drago, che è una bestia spirituale che protegge il mondo del giorno. Si dice che proteggano i Toshogu di notte e di giorno.
Questo edificio è utilizzato per immagazzinare i vestiti per gli Hyakumonozoroi Sennin Bushi Gyuretsu (Corteo dei mille guerrieri) e oggetti sacri.
Sculture di due elefanti immaginari
Poco dopo aver attraversato Omotemon, ci sono tre edifici chiamati Sanjinko. Questi sono chiamati Kamijinko (magazzino sacro superiore), Nakajinko (magazzino sacro medio) e Shimojinko (magazzino sacro inferiore), che è il più vicino al cancello. Il lato sud di Kamijinko ha sculture di due elefanti. A quei tempi non c'era nessun elefante in Giappone. Quindi, si ritiene che l'artista che ha progettato questi elefanti lo abbia fatto usando la sua immaginazione ascoltando solo le informazioni sugli elefanti.
All'interno di questo edificio vi sono i Mikoshi, santuari portatili per Ieyasu, Toyotomi, Hideyoshi e Minamotono Yoritomo. Sul soffitto è dipinta una splendida fanciulla celeste danzante. Il mikoshi è un altare shintoista portatile in legno e oro, posto su una struttura di legno del peso di diverse centinaia di chili, e che viene sollevato e trasportato da squadre di uomini e donne durante le celebrazioni.
Okumiya che custodisce Tokugawa Ieyasu. 207 gradini di pietra conducono a Okumiya il luogo più alto di Nikko Toshogu. C'è Gohoto (pagoda a due piani) realizzata con una lega di oro, argento e rame. Questa dignitosa struttura poggia su cinque gradini ottagonali in pietra e tre ottagonali in bronzo. Qui si respira un'atmosfera solenne e austera.
L'Okumiya (Okusha) del Santuario Nikko Toshogu
Per arrivare al santuario dove è sepolto Tokugawa Ieyasu bisogna percorrere una serie di ripidi gradini di pietra e, una volta raggiunta la cima delle scale, vedrete un santuario di fronte e, dietro di esso, c'è la tomba dove è sepolto Tokugawa Ieyasu. Questo luogo tranquillo e calmo è circondato da profondo rispetto e tranquillità, in contrasto con il Yomeimon e Karamon.
Okumiya, la sala di culto del santuario. Se andate sul retro vedrete la tomba di Tokugawa Ieyasu. La facciata di questo santuario è dipinta con una lacca nera molto pregiata, dandole un'aria molto solenne. Fino a quando non fu aperto al pubblico nel 1965, era un luogo sacro in cui solo i membri dello shogunato potevano entrare. Ancora oggi, la sua sacralità rimane immutata, e quando ci si trova in questo luogo, ci si sente circondati da profondo rispetto e silenzio.
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